Dott. Giovanni Leonetti

338-3240905

thumb_trasparente

L’esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS)

Cos’è l’esofago-gastro-duodenoscopia o EGDS?

L’esofago-gastro-duodenoscopia, spesso chiamata semplicemente “gastroscopia” ed abbreviata con la sigla EGDS, è un esame che consente di esplorare l’interno del tratto digestivo superiore (cioè l’esofago, lo stomaco ed il duodeno) mediante uno strumento chiamato gastroscopio.

Lo strumento è costituito da un tubo sottile e flessibile del diametro di circa 1 cm dotato di una piccola telecamera in punta che consente di vedere perfettamente l’interno del tratto digestivo e trasmette le immagini su un monitor.

Lo stomaco viene lievemente insufflato di aria o anidride carbonica per permetterne una più accurata visione; l’aria verrà aspirata prima del termine dell’esame.

Se ritenuto necessario dal Medico operatore, durante l’esame potranno essere eseguiti, con delle pinze dedicate, dei prelievi di mucosa (biopsie), che saranno inviati al laboratorio per essere analizzati al microscopio (esame istologico).

L’esecuzione dell’esame

Dopo aver tolto occhiali e/o eventuale protesi dentaria mobile, il paziente verrà fatto sdraiare su di un lettino, sul fianco sinistro.

Verrà quindi invitato a spogliarsi ed a coprirsi con appositi materiali forniti dal personale, a stendersi sul lettino lungo il fianco sinistro.

Le verrà posizionato un boccaglio di protezione (per lo strumento) tra i denti ed un accesso venoso periferico per la somministrazione dei farmaci propedeutici alla sedazione.

Inoltre verrà posizionato l’ossipulsimetro e gli elettrodi per l’elettrocardiogramma per una completa e accurata gestione dei parametri vitali.

Il medico endoscopista comincerà l’esame introducendo la sonda attraverso la bocca per poi visualizzare lo stomaco e il duodeno. Durante l’esame sarà immessa dell’aria o anidride carbonica allo scopo di distendere le pareti.

La durata dell’esame è abbastanza variabile, in genere tra i 10 e 20 minuti.

La sedazione

L’ esofago-gastro-duodenoscopia viene generalmente proposta in sedazione profonda in modo da annullare il disagio per il paziente e rendere assolutamente indolore l’esame.

La sedazione, oltre a migliorare la collaborazione dell’utente, offre maggiori garanzie di una più facile ed accurata esecuzione della procedura endoscopica.

Per effettuare la sedazione è indispensabile eseguire esami preoperatori ed essere accompagnati in quanto è vietato guidare per almeno 24 ore perché i riflessi saranno inevitabilmente più lenti del normale.

I benefici dell’esame

L’esofago-gastro- duodenoscopia, osservando la superficie mucosa del tratto digestivo superiore, consente la diagnosi accurata delle alterazioni macroscopicamente evidenti come:

  • la patologia peptica (esofagite da reflusso,esofago di Barrett, ulcera gastrica e duodenale),
  • le neoplasie benigne e maligne,
  • le complicanze legate alla cirrosi epatica ed all’ipertensione portale (gastrite ipertensiva, varici, etc),
  • le lesioni vascolari causa di sanguinamento, l’infezione da Helicobacter Pyori e la malattia celiaca.

Inoltre, grazie ai prelievi di mucosa (biopsie) è possibile valutare situazioni patologiche non evidenti.

I possibili rischi e complicanze

L’esofago-gastro-duodenoscopia diagnostica è una procedura sicura ma essendo un esame che utilizza strumenti che vengono introdotti all’interno del corpo può andare incontro ad alcune complicanze, specialmente nel caso di procedure operative come perforazione, l’emorragia e problemi cardio-respiratori.

Si tratta, comunque, di complicanze molto rare, infatti la perforazione si manifesta in percentuale rarissima (0,0004%) ed è legata a fattori predisponenti (osteofiti cervicali anteriori, diverticolo di Zenker, ingestione di caustici, varici esofagee, neoplasie, diverticoli duodenali), la mortalità per emorragia è dello 0.25%, le complicanze respiratorie sono di solito legate alla sedazione e/o alla ingestione di materiali refluiti e hanno un tasso di mortalità inferiore a 0,9%.

Per quanto riguarda la possibilità di trasmissione di infezioni (da batteri, virus, funghi), questo rischio è del tutto trascurabile in quanto lo strumento viene prima decontaminato e poi sottoposto a sterilizzazione mediante l’utilizzo di appositi lavaendoscopi.

Cosa fare dopo l’esame

Terminato l’esame, dopo il tempo necessario per un completo risveglio, Lei potrà ritornare al Suo domicilio.

Il referto dell’endoscopia Le verrà consegnato subito, mentre l’esito di eventuali biopsie richiederà alcuni giorni di attesa.

Dopo l’esame potrà riprendere la regolare alimentazione, salvo indicazioni diverse fornite dall’operatore.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn

Sommario